un 'altra stella in cielo
Ora una stella nuova brilla nel firmamento
In questo momento i tuoi amici si stanno ritrovando per commemorarti a modo vostro, nel modo che solo i giovani sanno fare
A noi più vecchi, più grandi, più saggi, più pesanti resta solo un vuoto profondo
Nel corso della mia vita, ho saputo , ho visto, ho toccato con mano il dolore della perdita di un amico morto troppo presto
Non che ci sia un momento giusto per morire, O meglio, nessuno sa quando è arrivato quel momento, e ci si augura di avere fatto, detto, pensato , costruito e lasciato il meglio , solo il meglio.
Perdere la vita troppo giovani lascia quel senso di incompiuto, di vuoto, di rammarico che è e rimane incolmabile
Con l'andare del tempo c'è un continuo, costante mutamento di base, che ti fa progredire verso il tuo destino, ma il cuore e i pensieri per chi se ne è andato troppo presto restano attaccati a immagini, sensazioni, emozioni che si affievoliscono, ma non scompaiono mai!
Ricordo quel ragazzo, frequentava la terza superiore, io ero in seconda, morto mentre scalava una delle sue amate montagne,. Ricordo le espressioni dei suoi compagni di classe, dei suoi amici, di chi era con lui in quel tragico momento.
Ricordo i giochi , le battaglie tra bande di cortile fatte contro e insieme a quel ragazzo schiantatosi in auto a poche centinaia di metri da casa, mentre tornava dal turno di notte in fabbrica. Ricordo gli occhi di sua mamma che muta chiedeva a tutti di riportarglielo indietro.
Ricordo gli occhi di quella bimba che giocava con mia figlia, che sfuggita al controllo della mamma è finita sotto l'auto di un'altra mamma all'uscita dell' asilo, mentre tutti si stavano organizzando per andare al cinema insieme. Ricordo il supplizio di tutti... ricordo i mesi in cui si piangeva e si provava pena per tutte e due le mamme così lacerate nel loro dolore.
Ricordo gli scherzi che mi faceva Martin al lavoro, gigante buono, che ha perso il controllo dell'auto sull'asfalto bagnato. Ricordo che ci dicevamo che se avesse avuto la cintura, forse sarebbe ancora qui, a cantare la canzoncina fastidiosa (Laura Pausini Non C'è) con la quale mi diceva che mio marito non era lì. Ricordo la voce di sua madre, che urlava in chiesa la sua disperazione per avere perso quel figlio buono.
Ricordo i riccioli biondi e gli occhioni della bimba a cui facevo al babysitter , che ormai divenuta donna , mentre parlava con il suo ragazzo si accascia a terra e muore a 20 anni ; ricordo con emozione la sua mamma che al funerale mi ha detto " TI ASPETTAVO...." lasciandomi senza parole e ancora adesso mi commuovo nel ricordarla nel suo dolore dignitoso. E per me è ancora straziante ricordare il suo papà, burbero e schivo, che urla CIAO mentre la portano via : la sua voce poteva far crollare una montagna, ma la sua bambina bellissima non sarebbe tornata indietro.
Il caso ha voluto che l'ho rivista nei pressi della tragedia che ieri ha portato via un'altro giovane. Una fine tremenda ... e i suoi genitori, i suoi amici increduli, si chiedono inutilmente perchè...
e con questi continuare a vivere....e sopravvivere
non resta altro...
E a noi che rimaniamo, veniamo colti da quel senso di terrore sottile, di impotenza, di sollievo bastardo nel veder ritornare in tempo a casa i nostri figli e li benediciamo in silenzio mentre le lacrime scendono copiose nel pensare alla disperazione di chi il figlio l'ha perso.
In questo momento i tuoi amici si stanno ritrovando per commemorarti a modo vostro, nel modo che solo i giovani sanno fare
A noi più vecchi, più grandi, più saggi, più pesanti resta solo un vuoto profondo
Nel corso della mia vita, ho saputo , ho visto, ho toccato con mano il dolore della perdita di un amico morto troppo presto
Non che ci sia un momento giusto per morire, O meglio, nessuno sa quando è arrivato quel momento, e ci si augura di avere fatto, detto, pensato , costruito e lasciato il meglio , solo il meglio.
Perdere la vita troppo giovani lascia quel senso di incompiuto, di vuoto, di rammarico che è e rimane incolmabile
Con l'andare del tempo c'è un continuo, costante mutamento di base, che ti fa progredire verso il tuo destino, ma il cuore e i pensieri per chi se ne è andato troppo presto restano attaccati a immagini, sensazioni, emozioni che si affievoliscono, ma non scompaiono mai!
Ricordo quel ragazzo, frequentava la terza superiore, io ero in seconda, morto mentre scalava una delle sue amate montagne,. Ricordo le espressioni dei suoi compagni di classe, dei suoi amici, di chi era con lui in quel tragico momento.
Ricordo i giochi , le battaglie tra bande di cortile fatte contro e insieme a quel ragazzo schiantatosi in auto a poche centinaia di metri da casa, mentre tornava dal turno di notte in fabbrica. Ricordo gli occhi di sua mamma che muta chiedeva a tutti di riportarglielo indietro.
Ricordo gli occhi di quella bimba che giocava con mia figlia, che sfuggita al controllo della mamma è finita sotto l'auto di un'altra mamma all'uscita dell' asilo, mentre tutti si stavano organizzando per andare al cinema insieme. Ricordo il supplizio di tutti... ricordo i mesi in cui si piangeva e si provava pena per tutte e due le mamme così lacerate nel loro dolore.
Ricordo gli scherzi che mi faceva Martin al lavoro, gigante buono, che ha perso il controllo dell'auto sull'asfalto bagnato. Ricordo che ci dicevamo che se avesse avuto la cintura, forse sarebbe ancora qui, a cantare la canzoncina fastidiosa (Laura Pausini Non C'è) con la quale mi diceva che mio marito non era lì. Ricordo la voce di sua madre, che urlava in chiesa la sua disperazione per avere perso quel figlio buono.
Ricordo i riccioli biondi e gli occhioni della bimba a cui facevo al babysitter , che ormai divenuta donna , mentre parlava con il suo ragazzo si accascia a terra e muore a 20 anni ; ricordo con emozione la sua mamma che al funerale mi ha detto " TI ASPETTAVO...." lasciandomi senza parole e ancora adesso mi commuovo nel ricordarla nel suo dolore dignitoso. E per me è ancora straziante ricordare il suo papà, burbero e schivo, che urla CIAO mentre la portano via : la sua voce poteva far crollare una montagna, ma la sua bambina bellissima non sarebbe tornata indietro.
Ricordo la notizia di poco più di un anno fa: é morto in un incidente banalissimo un ragazzino di 14 anni. Lo avevo conosciuto appena nato, in ospedale, io e la sua mamma eravamo in stanza insieme. Poi ha frequentato l'asilo con i mie figli. Quel funerale, dove i suoi amici hanno suonato e cantato
lasciandoci tutti senza fiato e con il cuore gonfio di dolore. Oggi ho rivisto quella mamma a cui è stato portato via il figlio troppo presto. Ho rivisto quegli occhi azzurri come il cielo pieno di sole, con quel fondo di tristezza e sul suo viso la pesantezza della quotidianità resa quasi inutile da quella mancanza.Il caso ha voluto che l'ho rivista nei pressi della tragedia che ieri ha portato via un'altro giovane. Una fine tremenda ... e i suoi genitori, i suoi amici increduli, si chiedono inutilmente perchè...
non c'è un perchè
non c'è ...
rimane solo il dolore, e la montagna di ricordi e emozionie con questi continuare a vivere....e sopravvivere
non resta altro...
E a noi che rimaniamo, veniamo colti da quel senso di terrore sottile, di impotenza, di sollievo bastardo nel veder ritornare in tempo a casa i nostri figli e li benediciamo in silenzio mentre le lacrime scendono copiose nel pensare alla disperazione di chi il figlio l'ha perso.
NON C'E' ALTRO
purtroppo la vita prevede anche questo. ma sono eventi che ci riempiono di domande e a cui sopratutto non riusciamo a dare un senso!
RispondiEliminapurtroppo... lo so.... e chi resta non può far alrto che raccogliere i cocci e proseguire...DURA E FATICOSA la vita...
RispondiEliminagioiamo sempre di ciò che abbiamo... non resta altro!
mi dispiace. davanti a queste cose non so che altro dire.
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