Le rose del MIO GIARDINO

Oggi , dopo avere consegnato la figliola ai capi scuot, ho incontrato una persona speciale
Non posso parlare troppo di lei, la conosco appena, ma il poco che so e le mie antenne stregate mi dicono che è una "OKKEY"! lo è sul serio, quando sorride si illumina, quando parla la sua dolce voce è una melodia. Lei non ci crede molto. Purtroppo.
Lei è come il suo giardino, ha avuto delle splendide fioriture, magnifiche, sul serio. Ma ora è in una fase di transizione: sta aspettando una nuova fioritura, che arriverà, io ne sono certa!
perchè di queste fioriture io ne ho conosciute e sono stata pure io un meraviglioso giardino fiorito.
E io so che, un giorno ti svegli, in una specie di resurrezione, a dire il vero, e ti senti splendida, luminosa, attrai cose meravigliose. E diventi come il sole! Irradi così tanta, speciale luce che nessuno rimane indifferente! E lei ritornerà a splendere di questa luce, presto.
Però per avere questa luce, bisogna ,purtroppo, conoscere le tenebre, è necessario, anche se si vorrebbe non vederlo mai quel buio doloroso. A prescindere dal modo con il quale incontriamo il buio, questo lascia inevitabilmente qualche segno. A volte sono piccoli, insignificanti, che non fanno fastidio mai, che se li noti ci fai anche un gran sorriso.
Altre volte sono CICATRICI enormi! Deturpano l'anima, il cuore, lo sguardo, la pelle, i capelli.
Ecco io parlo di questo tipo ci segno.
Oggi ne ho avuto la prova.
La Cicatrice è un segno, ok, magari è pure bruttina da vedere, ma non sanguina più, al massimo prude un pò, pizzica, quando la sfiori con le dita hai un senso di formicolio. Non è sbagliato dire che ci fai il callo, a quel segno sul tuo corpo, che in un certo modo ti affezioni, che fa parte di te, che grazie a quella cicatrice se diventata QUELLA CHE SEI.
Ma quando la cicatrice è nell'anima, questa non la vedi , non la senti, te la dimentichi. Salvo poi trovartela davanti di colpo.
Basta un suono, un luogo, un nome, una qualsiasi associazione accidentale e quel tipo di cicatrice comincia a fare male. Come un terremoto, ti sconquassa l'anima, il cuore e la testa.
Come una tempesta distrugge il tuo lavoro, rovina i fiori , strappa le foglie del tuo meraviglioso giardino.
Ecco, io oggi ho sentito questo terremoto. Non è forte, non provoca danni evidentissimi, niente tsunami, niente vittime. IL mio giardino è stato colpito da un brutto temporale estivo.
Lo sconquasso, il maltempo è capace di rabbuiare il sole di mezzogiorno all'equatore.
Lo so, passa. Torna sempre il sereno dopo un brutto e antipatico temporale estivo. Il mio giardino fiorito è rimasto un pò ammaccato, ma domani,dopodomani, ogni giorno a venire, ne sono certa, ogni fiore, ogni rosa tornerà a guardare il cielo e farsi baciare dal sole!
Ma ora mi sento orribile. Come le immagini di campagne colpite dalla grandine. Fisicamente, caratterialmente. O meglio , mi sento talmente insicura che credo proprio di sembrare un cesso, enorme...
Mi sento a disagio con me stessa.
Non mi piaccio proprio. Ma se nei periodi di fioritura questo non è molto importante, nei periodi bui lo è eccome.
Oggi sono passata in un luogo, che mi ricorda una orribile cosa.
LA MIA CICATRICE per eccellenza!
Cercavo tra la gente qualcosa che mi facesse sentire meglio, mi distraesse. Mi dicesse:"ok , ragazza, non sei una gazzella, ma sei splendida ugualmente!" . Un pò come Fiona , l'orchetta dolcissima di Shreck ! Sarà grassottella e verde, ma ha una luce splendida, e per il suo amato lei è il sole, l'aria fresca, la ragione per cui è bello svegliarsi la mattina.
Io sono così, lo so! Splendo. Emano luce. Perchè molto spesso mi viene fatto notare. Come dall'AMICA di cui narravo prima. E da MILLE altre persone , a cui sono grata.
Ma non dall'orco di mio marito, che ha provocato quel buio. Se mi avesse pugnalato, quel giorno, forse avrei sentito meno male.
L'abbiamo superata. Ora stiamo bene. VERAMENTE BENE.
Ma quella cicatrice, torna a galla... e mi rabbuio. Ho bisogno di riordinare i pezzi, metterli in sequenza, ricordare le cose belle e buone, per potermi sentire FIONA, grassottella e verde, ma tanto amata dal suo orco verde.
La cicatrice resta, la vedo. La sento. Fa parte di me. Grazie a lei sono diventata quella che sono. Molto spesso si nasconde dietro quella magnificenza di fioritura che IO sono! Ora quel terremoto, quel temporalaccio l'ha scoperta. Ma domani, dopo che sarò riuscita a mettere a posto il mio giardino, domani, l'avrò scordata. DI NUOVO!
E ammetto che ogni volta che torna in superficie, è sempre meno fastidiosa.Fa parte sempre più della struttura portante del mio giardino. A chi non sa, pare una roccia. Sono solo io a SAPERE.
Devo solo mandare via i brutti pensieri. Voglio estirparli, buttarli nel compost, con cui concimerò a primavera il mio giardino. Perchè questi pensieri , sono importanti, non li devo negare, li posso convogliare in modo che facciano del bene.Un lavoro continuo, costante. Devo diserbare i pensieri cattivi dal mio giardino. Perchè le mie rose possano fiorire magnifiche a ancora!
E desidero che siano irradiate dalla mia luce in ogni dove, come il sole penetra con i suoi raggi l'acqua con cui le annaffierò.





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