ABBATTIMENTO INTERNO

Sono salita
E ho visto la devastazione totale
Lo so : abbattono per ricostruire
Ma qui ci sono gli ultimi 20 anni della mia vita





Questa era la mia cucina, si vedono le piastrelline bianche che avevo fatto mettere proprio io...

Questo era il bagno, bellissimo,  che ho voluto io, con quei colori, e lo Zio Nerio che era venuto a costruire il muro, me lo ricordo come fosse ieri.
Io ero incinta del figliolo   grande,  e sognavo di partorire qui, da tanto mi piaceva quel bagno.


Questa è la vista del soggiorno, irriconoscibile ora, con l'entrata, sul fondo si vede il termosifone della camera dei ragazzi, la parete bianca non si può togliere, perchè cela i camini di mia suocera.







Questa è la vista sulle due stanze, in primo piano la mia, sulla sinistra quella dei ragazzi, e in centro il  mio bagno, quello che tanto mi invidiavano gli amici, perchè era nella mia stanza. 
I miei futuri bagni saranno fatti su sua immagine: piccoli ma funzionalissimi!








Altra vista di ciò che rimane della cucina e del bagno, ripresa dall'angolo della mia stanza, di cui si nota la parete semi abbattuta












Vista di ciò che resta dell'entrata, dello sgabuzzino-lavanderia, e parte del soggiorno.














Insomma, in questo periodo molto pesante per me, vedere questi cumuli di macerie mi scatena un sacco di emozioni. Emozioni che razionalizzate si concretizzano in pensieri del tipo " Normale, abbattiamo tutto, per poi ricostruire meglio". Ma il cuore è pesante, schiacciato da un macigno. Il respiro corto.
Questo non sarà più il piano di casa mia.
Qui non ci sarà più niente di mio.
Non ci saranno le mie rigogliosissime piante, i disegni dei miei bambini che coprivano ogni centimetro quadrato possibile. Disegni scoloriti, ma preziosi, finiti in qualche cartone, stipato in garage.
Non ci saranno le mie foto. 
Il sole che entrerà radente in quelle finestre su magnifiche albe, illuminerà le giornate delle mie cognate.
Io sarò al pian terreno
Avrò certamente altre meraviglie di cui stupirmi, ma per ora non so cosa aspettarmi.
E questo non aiuta questa fase
Mi riempio di altre cose, come il centro giovani e l'ass. Cult. Consulta Comunale di Appiano e tutti gli eventi che contribuisco a creare.
Ma sono un'anima in pena.
Spero, poi, a lavori finiti, di ritrovare il mio equilibrio nella nuova casa e ricominciare ad avere una vita normale. Perchè così come sto ora, vado poco lontano e rischio di fare danni irreparabili...



Commenti

  1. Chissà fra vent'anni come ti sentirai, così legata a quella che ora non è ancora una casa. E hai ragione: una casa è data da quello che c'è dentro, persone disegni la luce del sole che attraversa il vetro, ricordi. Un po' come si vende casa e la si lascia ad estranei, per abitarne, viverne una appena comprata. Solo che in quel caso è tutto più veloce, ora invece lo stai vivendo mattone dopo mattone (abbattuto o posato che sia) ed è sicuramente più snervante.
    Forza Erika :)

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    Risposte
    1. certo che sarà così! E sarà tutto perfetto! ma ora sono in un marasma di sentimenti e emozioni che non ne vengo a capo.

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    2. In parte capisco come ti senti.
      Nella casa dove vivo ora ci sono arrivata dopo 5 anni in affitto in un appartamento bruttissimo.
      Quella attuale l'abbiamo ristrutturata, facendo noi con le nostre mani il più possibile e pagare il meno possibile le imprese.
      Conosco ogni traccia che Papi ha scavato, so cosa si cela dietro al bianco di ogni parete. é nostra, frutto dei nostri calli e sacrifici, non riesco ad immaginarmi in un'altra casa, è troppo ricca di emozioni e ricordi.

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