ciao!

che dire? Che l'altra piattaforma non mi piaceva e mi ha aiutato a perdermi il piacere della scrittura. Sono tornata qui. In questi anni mi sono svuotata e riempita di altre cose. Di cose meno piacevoli, per lo meno se penso alla salute. Ho persino fuso il cervello con un bell'attacco epilettico. Dovuto allo stress. Ma VERAMENTE???? Pare che non ci siano altri problemi, se non la mia incapacità di rimanere sul pezzo, perdermi nel fare qualsiasi cosa, nel parlare. Dicono che sia colpa del medicinale: tiene l'attività del cervello a riposo. Infatti il giorno prima dell'attacco, ricordo una gran frenesia, una gran chiacchiera, un vorticoso loop di pensieri, parole e azioni. Ora è tutto uguale, ma più lento.

Dicono anche i blog siano qualcosa di "antico" ora. Il Blog mi serviva a mettere in ordine le parole e i pensieri. Ad un certo punto mi è parso persino di essere in grado di scrivere una di quelle storie leggere e divertenti, le classiche "letture da sdraio". Ma poi il mondo sotto i miei piedi è crollato. Non che prima fosse stabile, eh! Era tutto un ballare su vette frastagliate e battute da venti e bufere. Ma pareva di potercela fare. Mah... ci sarà un perché.  Lo scopriremo solo vivendo. Sono arrivata a scrivere qui, dopo aver fatto un'ennesima prova, suggeritami nientepopodimeno  dal Primario 1. E ho detto " Ok, proviamo anche questa" con la stessa voglia che, suppongo, avesse Maria Antonietta di andare verso la ghigliottina. L'ho presa così. Condannata per la mia cattiva condotta. Il giorno prima  vado a Venezia ( prima dei disastri, esattamente il sabato pieno di sole, prima della pioggia che ha allagato tutto facendoci fare una figura di m***a in tutto il mondo)) e appena arrivata metto il piede sinistro malamente sull'ultimo scalino e mi prendo una bella  slogatura, oltre a cadere in una pozzanghera e restare bagnata per un paio di ore. L'ho preso come un segnale dall'alto : "Non devi andarci tu. Non troverai soluzioni". Lo dicevo ridendo. Per esorcizzare. Come quando ho visto l'acqua alta in piazza San Marco : " Sarò mica io a portare così tanta sfiga?" . Sì, l'impressione è che come Re Mida trasformava tutto in oro al suo tocco, io sono quella che dove posa lo sguardo tutto va in rovina. Ma tant'è, che poi mica posso controllare il grado di sfiga che posso trasmettere, no? Quindi arriva il lunedì mattina. Il primo giorno della prima settimana tutto era già visto, sentito e provato. Arriva l'ora di ginnastica, noiosa.  Mi reco insieme ai due compari di avventura in quel magazzino nello scantinato adibito a palestra.  Tutti e tre INTERISTI. Vuoi mettere come rompighiaccio parlare di calcio? E il ghiaccio l'ho rotto io. e chi se no? Comunque siamo lì per fare movimento. Imposto dalla scaletta precisa tra colloqui, incontri, riflessioni e giochetti vari. Mentre siamo in quella cantina adibita a magazzino e poi a mini palestra, si chiacchiera. Nessuno che impone obbiettivi pressanti. Propongo di fare 10 minuti su ogni attrezzo per non annoiarci, anziché 20 minuti di filato. I due compari acconsentono. Si inizia. Passeggiare sul tapi roulant e scambiare qualche battuta, qualche riflessione su quanto detto fino a quel momento e i  primi  dieci minuti passano. Spostarsi sulla Cyclette e già sono più infastidita. La sella non mi dà tregua, fin dai primissimi minuti." Ma come fanno le cicliste professioniste a non avere la P****A tumefatta e i maschi a non avere i gioielli di famiglia tritati" . Ma passano altri 10 minuti. Poi l'Ellittica per altri 10 minuti, le gambe bruciano un po'. E si ricomincia il giro. L'ora è passata, velocemente. Toh... che roba.  lo so, in compagnia passa più veloce.
Arriva il momento del pranzo. La dietista, una ragazza degli anni '70, simpatica, tranquilla e paziente ci spiega l'equilibrio tra i vari principi: carboidrati, proteine, vitamine e l'importanza di bere acqua, lontano dai pasti in particolare. "E cosa credi cara, ( penso) che io non sappia già tutto? Ma mi trattengo dallo sbuffare e mi mostro interessata, se non altro per rispetto. Il giovane calvo interista chiacchiera più di me, in particolare SOPRA gli altri. Addirittura anticipa il Primario 2. Parla solo di F*** come fosse una droga, del suo Iphone come non ci fosse altro al mondo, delle case che ha, della possibilità di lavorare part time e godersi i figli. Insomma uno che alla fine, simpatico lo è, ma meno male che alle 14 torniamo tutti per conto proprio e che questa avventura dura solo due settimane, altrimenti l'animo da strega che mi appartiene potrebbe portarmi a fare qualche brutta azione!
 L'altro più tranquillo, un po' più grande di me, che ha il difetto di essere sempre disponibile, pronto a aggiustare tutto, sistemare il riscaldamento o il rubinetto persino dell'ospedale. Un uomo d'altri tempi. Decisamente più simpatico e bonaccione.
Ho scoperto di avere la pressione bassina, ma non troppo. Toh... spiegato anche il mal di testa e la poca voglia di fare della mattina, mi dice l'Infermiera.
Dal secondo giorno pure la colazione devo fare in ospedale. Il Primario 1 mi avrebbe concesso pure il miele con il pane e il burro, un cucchiaino di zucchero nel caffè, ma c'è l'Infermiera che pare discendere da un carceriere: voleva togliermi tutto. Ma l'ho scampata, sono riuscita a tenermi la marmellata e la bustina di zucchero! Anche se lei sembrava un fastidiosissimo insetto che torna alla carica nonostante lo cacci via. Ma ogni mattina verso le 9, dopo averci preso la pressione,  cambiava reparto e quindi dovevo solo portare pazienza.
Quindi le attività proseguono, arriva l'ora della ginnastica. La caviglia mi dà fastidio, ma scaldandola con il movimento quasi non la sento più. Zoppico appena salendo dagli scantinati alla fine dell'ora. Ricomincia la solfa dei 10 minuti su ogni attrezzo per due volte. Ma come il primo giorno l'ora di ginnastica passa. Come passa la prima settimana, tra colloqui e lezioni e giochetti e la misurazione del metabolismo basale e la pressione e il calcolo di quanto sono vecchie le cellule dei nostri corpi (qui un tasto DOLENTISSIMO : le mie cellule dimostra non 20m anni in più della mia età anagrafica. Ma basta seguire i consigli e in poco tempo posso tornare a essere ben più giovane di quanto sembro)
Scherzo e dico a tutti che sono a farmi due settimane di Wellness al San Mauritius ( per chi legge: l'ospedale di Bolzano si è dedicato a San Maurizio, facile il gioco di parole con le belle Isole Mauritius). Arriva il Week End. Piove, anzi diluvia. Lo passo oziando e riposando. La caviglia mi continua a fare male. Controllo ciò che mangio, o per lo meno ci provo. Poi inizia la seconda settimana. Il lunedì è sempre lunedì, anche se fai Wellness in ospedale! Cosa credete! Ma il martedì arriva una piccola grande soddisfazione. La prima. Mi confermano che come cucino va bene. Cucino con fantasia e in modo equilibrato! "Lo so, cosa vi avevo detto, eh???? Mai fidarsi!" Lo so quali sono i miei problemi: i dolci , in particolare la cioccolata. E il movimento. Che noia fare movimento. E poi sento male ovunque (tranne alla caviglia, però, quando le gambe sono calde. Ma ignoro il mio pensiero) . Il momento della ginnastica. Altri 10 minuti per ogni attrezzo, da ripetere per due volte. Beh.. dai... siamo a martedì, no? Passano in fretta questi Day Hospital. Mentre parlo di non so cosa con i miei compari d'avventura, cade l'occhio sugli schermi degli attrezzi. Il primo, il tapi roulant, mi dice che ho aumentato il passo. Quasi il doppio della scorsa settimana. Con la cyclette in dieci minuti supero i 5 km, quando all'inizio ne facevo poco meno di 3. L'ellittica è quella che mi fa rendere conto che le gambe non bruciano più, che riesco a aumentare la durezza del passo . WOW! Sono gasatissima! Lo dico ai compari, alla dietista. Ecco la seconda bella notizia.
Lo so! LO SO!!!! me lo avevano detto a migliaia per mille mila volte. Ma io non riuscivo a convincermi a provarci. Era dura. Era noioso. Faceva male ovunque. Sudare mi fa schifo. La progressione di 5 ore in 5 giorni mi ha dato la voglia di fare. Quindi arriva il mercoledì. Sempre io , propongo ai compari di passare ai 20 minuti per attrezzo. Quello che preferisco è il tapi roulant. Il passo lo decido io. Partivo a 2.5 e ora parto a 3.8 e arrivo a superare il 5, senza fiatone. Solo il caldo, il sudore, ma ora non mi fa più così schifo. Sulla cyclette arrivo a 12 km in 20 minuti. Sull'ellittica arrivo a 8000 passi: arrivavo a stendo vicino a 5000 passi all'inizio! E penso " Si può fare!". La dietista mi suggerisce che è comprovato dagli studi che fare movimento prima di colazione attiva il metabolismo molto meglio di ore e ore durante il giorno. Ottimo! Penso che potrei farmi un giretto intorno a a casa, tornare per la doccia e fare colazione. Oppure scendere in paese e concedermi pure la colazione con cappuccino e brioche. Che lei autorizza! ari-WOW! Il sabato mattina mi sveglio e sento la smania di muovermi. Quindi mi alzo e comunico al mio coinquilino che  vado a farmi un giro. Viene anche lui e ci facciamo la camminata intorno al lago grande di Monticolo. Tengo il passo. Ci facciamo il giro sotto un cielo plumbeo che  ci lascia tregua giusto per la camminata. Poco più di 45 minuti. Poi però, il meteo si mette contro. Piove e piove e piove e fa freddo. Allora capisco che sarà dura mantenere l'impegno. Il Primario 2 sostiene che dovremmo prendere l'appuntamento con noi stessi. Fissarlo sul calendario. E immagino che se con tutti gli altri non tiro pacchi, (forse arrivo in ritardo: faccio tutto di corsa! Provate voi a fare tutto! ), la vedo dura mantenere l'impegno con me stessa, tutto arriva prima di me, nella mia testa. Lo guardo storto il Primario 2, come quando esordisce con esempi sulle pulizie che la donna deve fare. "Come si permette questo? E la parità dei sessi? Almeno i primari dovrebbero rimanere sul vago su certi argomenti! Farebbero una figura migliore" penso con tutta l'acidità di cui sono capace e continuo "ma cosa ne sa uno così? La fa facile, lui! " Ma anche se butto lì qualche frase, dimostro ancora interesse e cerco di immaginare come posso fare a mettere in pratica l'impegno che devo/voglio prendere con l'ERIKA migliore. Visto che il Tapis Roulant è stata una piacevole scoperta, lo cerco su AMAZON per rendermi conto di cosa possa costare. Ce ne sono di mille tipi, naturalmente. Mi convinco su DIADORA, 130,00 € . Sembra una cifra accettabile. Ci mette una settimana abbondante ad arrivare. Ma intanto il tempo migliora e io prendo l'occasione per uscire una mezz'ora dopo pranzo. Cuffiette con la radio che mi fa compagnia. E cammino. Una mezz'ora, ma in mezzo al verde. Il sole tiepido, basso all'orizzonte che riempie l'anima dopo un mese terribile causa la pioggia. Il giorno successivo la mezz'ora diventa poco meno di tre quarti d'ora. Sempre con il mio passo, veloce, per i miei standard. Ma senza il fiatone che mi faceva vergognare. Mi fermo solo un paio di volte in due settimane, causa pioggia battente. Ma ogni giorno CAMMINO. La grande soddisfazione di farsi un giro per un'ora tra le campagne e l'unico rumore sono le foglie sotto i piedi. Torno in ufficio e nessuno dice nulla.  E oltre a farmi bene fisicamente, mi svuoto la testa. Al lavoro e a casa le cose non sono affatto migliorate e potete immaginare i pensieri cupi che mi attanagliano anche se lentamente  ( visto che il cervello va a rilento). Ieri, finalmente, è arrivato il tapis roulant. Devo dire che a vederlo montato mi ha un po' deluso. Piccolo, con la pedana inclinata: "ma si può, dico io? Non potevano inventarsi un sistema meno impattante? Così una non si demoralizza subito! " Insomma, stamattina ho provato, Un po' di fatica, più rigido di quanto pensassi, ma ho fatto la prima mezz'ora. Ho sudato tantissimo. Ma poi la doccia mi ha rinfrescato. La colazione con cappuccino e brioche a tirarmi su il morale e gli zuccheri. Ma "SI PUO FARE!" naturalmente è più piacevole la passeggiata. Ma anche farsi la mezz'ora davanti alla tv  sul canale della radio, alle 7 di mattina non è male. Quindi per fortuna mi hanno convinta! Camminare. Un po'. Un tempo mio. Che poi in questi anni non so più nemmeno cosa mi piace fare. leggere libri non si può, la concentrazione è a livello meno 3. Anche scrivere questo post è particolarmente difficile. Un po' perché l'animo buio porterebbe a scrivere di sfighe e rabbia, che a poco servirebbe. Un po' perché mentre penso e scrivo mi basta un nonnulla per dimenticare tutto.
Beh... intanto sono tornata. E ora vado. A CAMMINARE un po'. C'è il sole.

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