LETTURE REALI E VIRTUALI

 Leggere un libro vero, fatto di carta, con la copertina rigida, rilegato, con il profumo tipico della stampa, è il meglio che si possa avere. Oltre al libro che narri una storia o descriva un'argomento in maniera accattivante, di comprensione immediata, magari che ispiri simpatia e empatia, naturalmente. 

Ma è successo che il libro non sia fisicamente disponibile o costasse troppo per le tasche del dopo lockdown. Quindi ho optato per un #ebook. Il #kindle di mia figlia era inutilizzato da un po', perchè anche lei preferisce il profumo della carta stampata. 

Ed ecco che ho acquistato ( sì! Acquistato!) a pochi euro un libro, di cui parlerò alla fine, quando lo avrò letto. L'ho scaricato, e ho iniziato a leggere. La lettura ha quelle caratteristiche che ho descritto sopra. Lo schermo lo vorrei più chiaro, il fondo risulta un po' troppo grigio per i miei gusti. Magari c'è anche la possibilità di modificare la vista. Ma non pare così terribile, tanto che tenerlo tra le mani è quasi più semplice rispetto al libro. 

Insomma, in passato avevo letto qualche ebook molto breve, ma dal cellulare, quindi risultava particolarmente poco pratico. 

Il Kindle è sempre in borsa, quindi in ogni occasione possibile posso prenderlo e leggere qualche pagina. Risulta facile infilarlo in borsa, perchè sottile e poco ingombrante, a differenza dei libri che con il loro spessore e misura possono diventare dei mattoni, si corre il rischio, inoltre che si rovini la copertina, si formino orecchie nelle pagine, addirittura piccoli o grandi strappi, impigliandosi negli altri oggetti presenti nella borsa. 

Dunque, il Kindle ha i suoi vantaggi. 


Ora sono in pausa caffè e mi riprendo un po' di tempo per me leggendo qualche pagina. 

P.s. Ieri una dottoressa, per l'ennesima volta mi ha detto «Deve prendersi il tempo per LEI, mettersi al centro, passeggiare.... » 

Le ho detto che per me "tempo per me" significa #giardino  #libro #silenzio  , che di far fatica, sudare, per poi avere mille dolori che non mi fanno dormire, non vuol dire mettermi al centro. Anzi! Pare non abbia inteso bene. Mi ha proposto una cosa di cui parlerò più avanti, quando avrò deciso sul da farsi. Che la bacchetta magica non esiste, e la vita è una e seppur breve deve avere una qualità dignitosa e dare piacere di essere vissuta

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